Repubblica Centrafricana: MSF costretta a ridurre le attività mediche all aeroporto di Bangui

 

Dopo due giorni di scontri avvenuti vicino alla nostra clinica, siamo stati costretti a ridurre drasticamente le nostre attività mediche presso l’aeroporto di Bangui. Gli spari hanno causato l’uccisione di due bambini e il ferimento di 40 persone.

Ora stiamo operando con un team ridotto presso il campo sfollati che si è creato presso l’aeroporto della capitale. Stiamo trattando solo i casi più gravi e rimandando i casi d’emergenza ad altre strutture. Fino a ieri effettuavamo una media di 500 visite, 100 medicazioni e 7 parti al giorno.

Abbiamo dovuto sospendere i progetti di ampliamento delle nostre attività nel campo, tra cui l’apertura di due nuove postazioni sanitarie, vaccinazioni contro il morbillo e supporto nutrizionale.

MSF è l’unica organizzazione a fornire assistenza medica a circa 100.000 persone rifugiate nel campo sfollati presso l’aeroporto.

La sicurezza all’aeroporto deve essere migliorata per garantire alle nostre équipe di riprendere pienamente le attività mediche. MSF sta lavorando a Bangui in due ospedali e in altri due campi sfollati.

“L’équipe italiana mantiene il morale alto, malgrado la situazione molto difficile” ci scrive Loris De Filippi, Presidente di MSF Italia, partito per la Repubblica Centrafricana il giorno di Natale.

Condividi con un amico