Roma: abbiamo iniziato le attività d’’intervento psicologico al Centro Baobab e alla tendopoli Tiburtina

Un team mobile di MSF – composto da uno psicologo psicoterapeuta e da tre mediatori culturali – fornirà primo soccorso psicologico all’interno del centro Baobab, di via Cupa a Roma, e nella tendopoli allestita dalla Croce Rossa Italiana presso la stazione Tiburtina a Roma. L’attività svolta in collaborazione con le ASL RMA e RMB di Roma e l’INMP – Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà, è rivolta a persone in transito a Roma, dove la maggior parte si ferma per poco tempo per poi proseguire il proprio viaggio verso altre zone d’Europa.

L’obiettivo dell’intervento è di prevenire e trattare il disagio connesso ai diversi traumi che i migranti possono aver subito durante il loro viaggio. Il centro Baobab, dopo lo sgombero del insediamento di Ponte Mammolo, così come la stazione Tiburtina sono diventati luoghi di transito dove molte persone che sono arrivate in Italia e vivono nella capitale trovano rifugio.

“Nel corso della nostra esperienza in Sicilia, abbiamo incontrato persone che già dal momento dello sbarco potevano beneficiare positivamente di un supporto psicologico. Questo perché prima o durante il viaggio molti vivono eventi traumatici, specialmente in Libia”, racconta Stefano Di Carlo, Capomissione Italia.

“Qualche settimana fa, durante una nostra visita di valutazione alla stazione Tiburtina, ci siamo resi conto che molte persone in transito non avevano ancora ricevuto nessun tipo di supporto dal momento dello sbarco. Confrontandoci con altri attori sanitari già attivi sul territorio per far fronte ai bisogni primari, ci è stata confermata la necessità di avviare un progetto di primo soccorso psicologico in questo contesto.”

L’intervento di Medici Senza Frontiere, della durata di 3 mesi, si unisce a quello di diverse organizzazioni del privato sociale e del volontariato, ed ha lo scopo d’individuare i soggetti vulnerabili ed eventualmente pianificarne la presa in carico in base ai tempi di permanenza, con un relativo orientamento ai servizi presenti sul territorio.

In Italia, MSF ha lavorato dal 2002 all’assistenza agli sbarchi a Lampedusa, tra i lavoratori stagionali nel Sud Italia e all’interno dei centri per migranti in diverse regioni. Oggi, il team di MSF in Sicilia – composto da medici, infermieri, psicologi e mediatori culturali – visita i migranti appena arrivati e fornisce loro assistenza medica, sia nelle ore successive allo sbarco sia durante il loro soggiorno nel Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di Pozzallo.

Nei Centri di Accoglienza Straordinaria della provincia di Ragusa MSF fornisce supporto psicologico e assistenza ai sopravvissuti di eventi traumatici durante il viaggio. Grazie a una nuova équipe di primo soccorso psicologico d’emergenza, un team composto da mediatori culturali e psicologi interviene nei vari porti italiani entro 72 ore dalla segnalazione.

Alle persone in fuga Medici Senza Frontiere (MSF) ha dedicato la campagna #Milionidipassi, con un appello all’opinione pubblica e ai governi perché sia ridata umanità al tema delle migrazioni forzate e venga garantito il diritto di tutti ad avere salva la vita. www.milionidipassi.it

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