Siria: ospedali al collasso dopo il bombardamento ad Aleppo che ha provocato centinaia di morti e feriti

 Gli ospedali nella zona Nord della città di Aleppo sono stati presi d’assalto dopo un’ondata di attacchi aerei che, secondo le fonti ufficiali, ha causato la morte di almeno 189 persone e ferito altre 879 persone. MSF sta supportando gli ospedali della zona con forniture mediche per affrontare l’emergenza.

Il 15 dicembre, gli elicotteri siriani hanno iniziato a bombardare la zona orientale di Aleppo. Nonostante le sofferenze arrecate, questi attacchi indiscriminati e prolungati sono continuati fino a ieri, causando gravi danni in zone altamente popolate da civili.

“Gli elicotteri hanno colpito diverse aree, tra cui una scuola e la rotatoria di Haydarya, un capolinea dei trasporti pubblici sempre molto affollato”, racconta Aitor Zabalgogeazkoa, coordinatore MSF in Siria. “In entrambi i casi, hanno provocato dozzine di morti e feriti. Una dozzina di corpi sono stati allineati di fronte ai tre ospedali aspettando che le famiglie venissero a recuperarli”.

Secondo sette ospedali locali che hanno ricevuto l’ondata di feriti, dalla scorsa domenica 189 persone sono decedute e 879 sonorimaste ferite, tra cui 244 bambini. Questi dati non includono i pazienti ricoverati in altre strutture della città.

L’emergenza ha causato un sovraffollamento negli ospedali di Aleppo lasciandoli con poche o addirittura nessuna risorsa. I frequenti episodi di violenza stanno mettendo a dura prova la città, con conseguenze devastanti per il sistema sanitario. Dall’inizio della guerra, molti ospedali di Aleppo sono stati parzialmente danneggiati o distrutti. L’effetto di quest’ondata di attacchi si sta sommando a quelle precedenti, aggravando la situazione delle strutture sanitarie già allo stremo.

“I ripetuti attacchi spesso generano il caos e rendono più difficile la cura dei feriti, aumentando il numero dei decessi” prosegue Zabalgogeazkoa. “Le ambulanze sono sopraffatte perché vengono chiamate in diverse zone nello stesso momento. I medici devono prendere decisioni estremamente difficili perché ricevono un flusso enorme di pazienti”.

La mancanza strutturale di supporto agli ospedali di Aleppo e le difficoltà nell’invio di rifornimenti medici stanno minando la capacità delle strutture mediche di curare i pazienti. Il flusso massiccio di pazienti dopo le ondate di attacchi ha causato l’esaurimento di farmaci e materiali medici salvavita.

“Gli ospedali della zona chiedono rifornimenti medici. Li abbiamo inviati immediatamente.” dichiara Zabalgogeazkoa. “Molti pazienti sono stati trasferiti fuori la città di Aleppo”. MSF sta inoltre inviando agli ospedali che hanno accolto la maggior parte dei feriti sacche di sangue donate dai villaggi circostanti. L’organizzazione sta anche supportando gli ospedali con medicinali e forniture mediche per assistere 500 feriti. “E’ un aiuto insufficiente per far fronte alla astità dell’emergenza”.

“Chiediamo a tutte le parti in conflitto, e in particolare al governo siriano, di porre fine al bersagliamento delle infrastrutture civili, come gli ospedali e le scuole, e di interrompere l’utilizzo indiscriminato di armi in zone urbane, dove sono i civili a pagare il prezzo maggiore”, dichiara Teresa Sancristóval, Coordinatrice dell’emergenza per MSF. “Tutte le parti in conflitto devono rispettare il diritto umanitario”.

A novembre, MSF ha curato 88 feriti in meno di una settimana in seguito agli attacchi avvenuti nella zona nord della città.

Condividi con un amico