Somalia 300mila visite ambulatoriali e 10mila ricoveri ospedalieri nel 2006.

 

A marzo e aprile 2007, pesanti combattimenti a Mogadiscio hanno provocato un gran numero di vittime tra i civili, costringendo inoltre migliaia di persone a fuggire dalla capitale.

In tutti i progetti del paese, gli operatori di MSF hanno visto sfollati giungere da Mogadiscio. In molte aree dove opera MSF, queste persone sembravano trovare rifugio presso parenti o amici. Tuttavia, alla periferia di Mogadiscio, molti di loro vivevano all’aria aperta, senza un riparo.

MSF ha avviato un’operazione di emergenza a Afgooye e a Balad, due cittadine alla periferia della capitale, fornendo cure mediche, acqua e generi di prima necessità.

Sebbene si stimi che due terzi delle persone sfollate a causa dei combattimenti siano ormai tornati a Mogadiscio, molti non vogliono o non possono farlo.

Durante gli ultimi tre mesi, equipe di MSF sono anche intervenute per combattere epidemie di colera allestendo centri per il trattamento del colera in diverse regioni della Somalia. Poiché il numero di casi di colera sembra diminuire, questi centri stanno attualmente riducendo le loro attività.

Medici Senza Frontiere lavora in Somalia centrale e meridionale da oltre 16 anni, e fornisce attualmente cure mediche in dieci regioni: Bakool, Banadir, Bay, Galgadud, Hiraan, Lower Juba, Middle Juba, Mudug, Middle Shabelle e Lower Shabelle.

Oggi abbiamo circa 60 operatori internazionali e oltre 800 operatori somali che lavorano in Somalia.

Nel 2006 abbiamo effettuato più di 300mila visite mediche ambulatoriali , mentre 10mila persone sono state ricoverate nei nostri ospedali.

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