Sri Lanka oltre 200 feriti e malati giungono all’ospedale di Vavuniya

Colombo/Roma – Negli ultimi due giorni 226 civili feriti e malati, 51 dei quali bambini, sono stati evacuati dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) e dalle Nazioni Unite dalla regione di Vanni. Le attese e i ritardi al checkpoint governativo a Omanthai hanno fatto sì che i pazienti sono continuati ad arrivare per tutta la notte fino al mattino presto di ieri all?ospedale di Vavuniya, dove lavorano le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF). Alcuni dei pazienti erano stati feriti durante gli ultimi scontri, altri invece soffrivano per ferite vecchie anche di due o tre settimane.

Nei combattimenti molti pazienti hanno perso degli arti a causa delle granate. “Ho visto un uomo che aveva perso una gamba e un braccio, un giovane ragazzo senza braccia e molti altri ancora. Molti sono stati feriti dalle granate. Un giovane ragazzo ha raccontato che tutti i suoi fratelli erano rimasti uccisi in un’esplosione”, spiega Lisabeth List, vice capo missione di MSF nell’ospedale di Vavuniya.

MSF fornisce supporto medico e logistico all’ospedale di Vavuniya. Fornisce inoltre supporto psicologico per i pazienti traumatizzati dai combattimenti. Le persone sono sotto shock ed estremamente preoccupate per i parenti che hanno dovuto lasciare indietro. Molti hanno perso tutto tranne i vestiti che indossavano durante la fuga per la salvezza.

Circa 250mila persone rimangono intrappolate sotto i pesanti bombardamenti in una piccola area nello Sri Lanka nord orientale. MSF ha ricevuto dei rapporti che parlano di circa 600 civili che sono stati curati in piccoli ospedali all’interno della zona controllata dall’LTTE a causa delle ferite dall’inizio di gennaio. Gli ospedali sono sovraffollati e hanno bisogno di scorte mediche e personale. MSF è pronta a inviare cliniche mobili per fornire assistenza sia all’interno della regione di Vanni sia al di fuori, se i civili potranno spostarsi in sicurezza.

I rapporti indicano che a Puthukkudiyiruppu, sulla costa nord orientale della regione di Vanni, ci sono ancora tra 300 e 400 feriti nell’ospedale che hanno bisogno di un trasporto urgente a Vavuniya e le persone stanno ancora cercando rifugio all’interno dell’ospedale di Puthukkudiyiruppu.

L’assistenza umanitaria nella regione di Vanni è stata fortemente ostacolata da quando il governo ha costretto tutte le ONG e le agenzie delle Nazioni Unite ad andarsene nel settembre 2008. Sebbene le Nazioni Unite possano inviare scorte alimentari nella zona, le quantità sono insufficienti rispetto ai bisogni della popolazione. “Abbiamo fornito assistenza alimentare a un bambino gravemente malnutrito il cui padre è morto, la madre denutrita, ha altri due fratelli e la nonna ha dovuto subire l’amputazione del braccio. Sono arrivati tutti insieme in ospedale. Ci aspettiamo che altri bambini gravemente malnutriti giungeranno. Speriamo di effettuare un’analisi nutrizionale di tutti i bambini nell’ospedale e di ricoverare i bambini malnutriti in un programma nutrizionale”, continua Lisabeth List.

MSF fornisce sostegno psicologico nella zona di Vavuniya e fornisce supporto all’ospedale della città. Fino a marzo 2008 MSF aveva anche un’equipe chirurgica nell’ospedale. MSF gestisce anche programmi nutrizionali ambulatoriali per i bambini malnutriti nella zona. MSF lavora anche all’ospedale di San Pedro nella Penisola di Jaffna, nella punta settentrionale dello Sri Lanka, dove fornisce cure mediche, chirurgiche, ostetriche e ginecologiche e gestisce anche programmi di formazione per il personale dell’ospedale.
 

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