Terremoto a Haiti

Il terremoto che ha colpito Haiti il 12 gennaio scorso ha portato la devastazione ad una popolazione che era già estremamente vulnerabile prima del sisma. Medici Senza Frontiere era presente a Haiti dal 1991 ed è stata quindi in grado di rispondere immediatamente all’emergenza, lavorando in ricoveri temporanei dopo il danneggiamento delle sue strutture ed effettuando cure mediche e interventi chirurgici. MSF ha inoltre trasportato sull’isola centinaia di tonnellate di materiale di soccorso, incluso un ospedale gonfiabile. Tutto il lavoro è stato fatto con l’ausilio del personale haitiano di MSF che ha subito grandi perdite nel terremoto.

A tre mesi dal terremoto MSF continua a lavorare per rispondere ai tanti bisogni sanitari ancora scoperti. In particolare MSF sta concentrando i propri sforzi sulle condizioni di vita dei terremotati e sulle implicazioni che queste hanno sulla loro salute. Nonostante i recenti miglioramenti apportati in campo sanitario, i servizi erogati ad Haiti erano nel complesso limitati ed inaccessibili da prima del sisma che ha ucciso e ferito centinaia di migliaia di persone, lasciandone oltre un milione senza casa.
Il paese ha la più alta percentuale di mortalità materno infantile nell’emisfero occidentale. Gli ospedali pubblici non hanno medicine ed equipaggiamenti per far fronte alla situazione, inoltre le tariffe che in alcuni casi sono applicate alle prestazioni sanitarie, rendono impossibile l’accesso a molte persone.

Il terremoto ha aggravato la situazione riducendo in macerie gran parte delle infrastrutture di Port au Prince danneggiando numerosi presidi sanitari, il Ministero della Salute stima che oltre il 60 per cento delle strutture mediche sia stato danneggiato o distrutto. Ampie fasce della popolazione sono state costrette a trasferirsi in campi di fortuna dove cibo, acqua, igiene e cure mediche sono scarse o inesistenti.

All’inizio dell’anno MSF stava lavorando in quattro strutture sanitarie a Port Au Prince fornendo cure di primo e secondo livello, inclusi interventi chirurgici e servizi di ostetricia. Dopo il sisma, MSF si è subito mobilitata portando a 26 il numero di centri di salute attivi nella zona, allestendo ospedali, centri di trattamento per le cure post operatorie e centri di riabilitazione generici. In questo momento MSF gestisce 19 strutture sanitarie che hanno la capacità complessiva di 1200 posti letto e che comprendono 16 sale operatorie in cui sono stati curati 92 mila pazienti ed effettuati circa 5 mila interventi chirurgici.

Nelle prime ore dopo il sisma, la priorità era data agli interventi salvavita trattando fratture complesse e ricorrendo anche alle amputazioni. Erano state quindi adattate a sale operatorie le strutture che non erano collassate dopo il sisma come una scuola, una fabbrica o un ufficio turistico. Venivano anche utilizzate le tende e i container e l’ospedale gonfiabile. I team di MSF si sono inoltre adoperati nella distribuzione di acqua potabile e di materiale di soccorso per i senza tetto, come utensili per la cucina e teli di plastica per allestire ricoveri di fortuna.

 

Guarda la puntata di TG3/Agenda del Mondo dell’11 aprile 2010 dedicata a Haiti “Città di rovine”>>
 

Dati e risultati dell’intervento di MSF a Haiti

Aggiornamento del 12 aprile

 

Staff 3.228
Sale operatorie 16
Posti letto 1.237
Pazienti curati 92.486
Interventi chirurgici 4.961
Pazienti curati per traumi post-operatori 10.829
Pazienti trattati per traumi psicologici 40.246
Kit di beni di prima necessità distribuiti 33.281
Tende distribuite 21.937
Strutture sanitarie allestite 19
Ambulanze 3
Litri di acqua potabile distribuiti ogni giorno 870.000
Latrine costruite 450
Docce costruite 101 

 

 Leggi il dossier sulle nostre attività a Haiti >>

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