Turchia: supporto psicologico per le persone colpite dal terremoto

Turchia: supporto psicologico per le persone colpite dal terremoto

In Turchia le conseguenze dei devastanti terremoti dello scorso febbraio sono fin troppo visibili negli edifici distrutti, negli accampamenti di fortuna e negli sforzi di ricostruzione diffusi nelle aree colpite.

Con l’arrivo della primavera, le forti piogge hanno causato allagamenti, creando ulteriori problemi. Per i sopravvissuti, i terremoti hanno portato anche conseguenze meno visibili, ma comunque significative.

Stiamo supportando le organizzazioni locali in Turchia nei loro sforzi per fornire assistenza psicosociale alle persone che cercano di ricostruire le loro vite.

Nei giorni successivi alle scosse, le persone aspettavano fuori da ciò che rimaneva delle loro case mentre le squadre di ricerca e soccorso cercavano di salvare le persone dalle macerie. Durante questa prima fase dell’emergenza, i sopravvissuti dovevano identificare i cadaveri che venivano trovati tra le macerie, verificando se si trattava dei loro cari. Secondo le autorità turche, le vittime fino a oggi sono state più di 50.300.

Nonostante le condizioni igieniche e le condizioni meteorologiche talvolta sfavorevoli, la maggior parte delle persone ha ancora troppa paura ad entrare negli edifici, non si sente al sicuro. Le persone continuano a stare all’aperto per istinto di sopravvivenza”.Adiyaman Nazlı Sinem Koytak Psicologa di İmece İnisiyatifi (Imece Initiative), una ONG locale supportata da MSF

La risposta di MSF all’emergenza

Stiamo aiutando le organizzazioni locali nel fornire assistenza psicosociale alle persone nelle aree colpite, tra cui le province di Adıyaman e Malatya attraverso l’organizzazione Imece Initiative, e nelle province di Hatay e Kahramanmaras tramite Maya Vakfi, raggiungendo più di 7.500 persone in sedute individuali e di gruppo.

In uno dei villaggi, i partecipanti hanno detto che le loro case ‘si sono trasformate in mostri’. Le persone prima si rifugiavano nelle loro case, ma ora sono diventate un luogo di terrore, un posto che le uccide”. Adiyaman Nazlı Sinem Koytak
Psicologa di İmece İnisiyatifi (Imece Initiative), una ONG locale supportata da MSF

Gli psicologi incoraggiano le persone a condividere le loro emozioni, le loro storie e le loro sfide, facendo capire che i loro sentimenti sono normali visto quello che hanno passato. Le sedute di gruppo creano un legame tra i partecipanti, così che possano sostenersi a vicenda durante i momenti difficili. Le persone continuano a essere estremamente caute e hanno difficoltà a concentrarsi e a dormire. Alcune hanno incubi ogni notte, sono confuse e hanno perso l’appetito.

La situazione dopo il terremoto

Le scosse di assestamento continuano a verificarsi quotidianamente, le persone rivivono costantemente le esperienze passate nella loro mente e credono che possa verificarsi un altro disastro. Dopo i terremoti del 6 febbraio sono state registrate più di 25.000 scosse di assestamento, 47 delle quali di magnitudo superiore a 5 gradi della scala Richter. Per questo motivo, gli psicologi delle organizzazioni che supportiamo hanno notato che i sintomi del disturbo da stress post-traumatico non stanno diminuendo.

Il trauma psicologico del disastro ha colpito le persone anche da un punto di vista fisico, causando attacchi di panico, dolori muscolari e disturbi alimentari.

Nelle aree rurali, come i villaggi di Başpınar (Küllüm) e Kayatepe (Rezip) nella provincia di Adıyaman, dove Imece Initiative gestisce le attività di supporto, la maggior parte delle famiglie hanno perso almeno una persona e stanno cercando di ricostruire i loro mezzi di sostentamento e le loro comunità.

Per le persone che rimangono in città, i bisogni creati dai terremoti possono aggravare le tensioni già esistenti tra i diversi gruppi. Il fabbisogno di cibo, acqua e servizi igienici, oltre che di tende e altri beni, resta enorme.

Yardım Konvoyu (Aid Convoy Association), un’organizzazione non-profit turca con il nostro supporto, si concentra sulla distribuzione di aiuti alle persone in campi informali di fortuna, allestiti in parchi o parcheggi.

Perdere i beni di sostentamento crea un’altra difficile situazione a cui le persone devono adattarsi, dice Koytak.

Le persone non possono tornare al lavoro o alla loro quotidianità. Adıyaman è una città distrutta, per esempio. Con il tempo, questa situazione, insieme alla paura, influenzerà sempre di più le emozioni e i comportamenti delle persone, rendendo la ricostruzione sempre più difficile nel lungo periodo”. Adiyaman Nazlı Sinem Koytak
Psicologa di İmece İnisiyatifi (Imece Initiative), una ONG locale supportata da MSF

Le organizzazioni locali che affianchiamo forniscono assistenza psicosociale ad un ampio range di persone colpite dal terremoto: operatori sanitari turchi, rifugiati siriani, volontari, uomini, donne e bambini. L’assistenza psicosociale può assumere molteplici forme, in particolare per i bambini che spesso traggono beneficio da attività semplici come disegnare, ballare o ascoltare musica.

Bambine disegnano in una seduta psicologica di gruppo a seguito del terremoto che ha colpito la turchia a febbraio

Non riesco a dormire bene questi giorni. Non riesco nemmeno a studiare. Mi sembra come se tutte le informazioni che avevo nella mia mente siano sparite. Tutto quello che sapevo prima, ora non lo so più”. Eylül 13 anni, vive a Kayatepe (Rezip) un villaggio nella provincia di Adıyaman

I terremoti sono stati devastanti e le loro conseguenze influenzeranno la vita delle persone per anni. Lavorando insieme alle organizzazioni locali e fornendo assistenza psicologica, intendiamo aiutare le persone ad accedere agli strumenti che consentono loro di sviluppare ulteriormente la forza e la resilienza necessarie per ricostruire e per elaborare l’immenso trauma che hanno vissuto.

MSF in Turchia

In Turchia stiamo supportando organizzazioni locali come Imece İnisiyatifi e Yardım Konvoyu.

Imece İnisiyatifi è una organizzazione non-profit con sede a Izmir, Turchia, incentrata sul principio tradizionale turco dell’“imece”, che enfatizza l’azione collettiva e il sostegno reciproco. Focalizzata sullo sviluppo della collettività, dopo il terremoto l’organizzazione sta conducendo distribuzioni di beni di emergenza, oltre ad attività di educazione e supporto psicosociale per le popolazioni vulnerabili.

Maya Vakfi è organizzazione non-profit turca che si occupa di sviluppo mentale, fisica e accademico dei bambini e dei giovani dai 5 ai 24 anni, così come dei loro familiari. Attualmente, come parte della sua risposta ai terremoti e della sua crescente esperienza nella risposta ai disastri, l’organizzazione sta conducendo attività ed eventi psicosociali per migliorare le abilità di coping e il processo di guarigione delle persone colpite dai terremoti. Maya Vakfi sta, inoltre, conducendo attività di sviluppo delle capacità e di benessere rivolte ai dipendenti pubblici che rispondono a lungo termine.

Yardım Konvoyu è un’organizzazione di risposta alle emergenze con sede a Istanbul, che opera nelle aree di crisi e disastri fornendo aiuti, con particolare attenzione alla salute, all’acqua, ai servizi igienici e alla sicurezza alimentare. Dopo i terremoti, l’organizzazione ha risposto sul campo a Kahramanmaraş, Adıyaman, Hatay e Gaziantep.

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