UE-Turchia: l’accordo della vergogna

Dichiarazione di Loris De Filippi, presidente di MSF Italia

L'accordo con la Turchia dimostra ancora una volta come i leader europei abbiano perso completamente il contatto con la realtà. Il cinismo di questo accordo è evidente: per ogni siriano che dopo aver rischiato la vita in mare sarà respinto in Grecia, un altro siriano avrà la possibilità di raggiungere l'Europa dalla Turchia. L’applicazione di questo principio di porte girevoli riduce le persone a semplici numeri, negando loro un trattamento umano e il diritto di cercare protezione in Europa.

L'accordo UE-Turchia è la perfetta illustrazione di questo approccio pericoloso. Lo schema di ammissione volontaria proposto per i siriani in Turchia non è basato sui bisogni di assistenza e protezione di chi fugge dalla guerra, ma sulla capacità della Turchia di frenare le partenze verso l’Europa. Inoltre a prescindere dalla legalità di questo accordo, è lecito domandarsi se la scelta di respingere persone verso il paese che già ospita il maggior numero di rifugiati al mondo rappresenti davvero una strategia responsabile.

Di fronte alle ragioni di vita e morte di chi cerca protezione in Europa è vergognoso che il solo passaggio sicuro offerto dai leader europei sia condizionato al numero di persone che saranno respinte.
Allo stesso modo, anche l’assistenza umanitaria che l’Europa offre alla Turchia è null’altro che uno strumento per ottenere un “contenimento” del numero di rifugiati e migranti dalle proprie coste. Questo è del tutto inaccettabile. L’assistenza umanitaria dovrebbe essere basata sui bisogni delle persone, non sulle agende politiche dei governi.

Sarebbe davvero tempo che i governi europei iniziassero ad affrontare la realtà e, attraverso l’apertura di vie legali e sicure, offrissero una risposta responsabile, unitaria, umana e dignitosa all’inarrestabile richiesta di protezione e assistenza da parte di persone che fuggono da situazioni disperate.

Condividi con un amico