La testimonianza di Tommaso Fabbri, capo missione MSF a Gerusalemme:
Siamo presenti nella Striscia di Gaza con 74 operatori umanitari che testimoniano una situazione molto preoccupante: circa 10 bombardamenti l’ora.
Gli ospedali cominciano a essere saturi, soprattuto nelle sale di rianimazione. C’è anche il problema dell’accesso alle cure dovuto alla sicurezza: i pazienti hanno paura a muoversi sotto le bombe.
Ieri mattina un team ridotto è riuscito a riaprire la nostra clinica post-operatoria a Gaza City. Stiamo monitorando la carenza di farmaci nella Striscia di Gaza, un problema già presente da prima e che ora, opo gli attacchi di questi giorni, sta diventando molto più preoccupante.
In caso di un’operazione di terra, la situazione sanitaria a Gaza potrebbe peggiorare in maniera catastrofica. MSF è pronta a inviare risorse umane alle strutture mediche di Gaza per rispondere a bisogni di chirugia di guerra.
MSF resta a Gaza e continuerà a svolgere la propria azione per rispondere ai bisogni della popolazione.
Ultimi tweet su #Gaza da @MSF_ITALIA
Bombardamenti ancora molto intensi, con una media di 10 attacchi all’ora nella striscia di #Gaza, di notte di più
MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 10 Luglio 2014
“A #Gaza c’è anche il problema dell’accesso alle cure: i pazienti hanno paura a muoversi sotto le #bombe” Tommaso Fabbri, capo missione #MSF
MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 11 Luglio 2014
“Pronti a inviare risorse umane a strutture mediche di #Gaza per rispondere a bisogni di chirurgia di guerra”TommasoFabbri,capomissione #MSF
MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) 11 Luglio 2014