Un mese fa il primo terremoto in Nepal

A un mese dal terremoto che ha colpito il Nepal, e solo poche settimane prima dell’arrivo delle piogge monsoniche, MSF sta correndo contro il tempo per raggiungere tempestivamente i villaggi remoti con materiale medico e materiale per la costruzione di ripari. Difficoltà logistiche e di terreno hanno limitato le opzioni di trasporto, per cui le équipe di MSF devono utilizzare ogni giorno gli elicotteri per il trasporto di questi materiali ai villaggi a nord e ad est di Kathmandu. Quando comincerà la stagione delle piogge sarà più difficile raggiungere le zone remote, dove le strade sono state danneggiate, e dove di conseguenza, le persone si trovano in condizioni più vulnerabili.

I due terremoti

Quando il terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito il Nepal, con epicentro nel distretto di Gorkha, 80 km a ovest di Kathmandu, MSF ha lanciato le attività per aiutare le popolazioni colpite, gestendo cliniche mobili e fornendo ripari e kit igienico-sanitari. In alcuni villaggi, le equipe di MSF hanno trovato case e strutture sanitarie totalmente distrutte, per questo MSF ha fornito alle persone materiale igienico-sanitario e per la costruzione di ripari. Ad Arughat, nel distretto di Gorkha, la struttura sanitaria principale è stata distrutta, per cui MSF ha allestito un ospedale gonfiabile, che continua a fornire servizi di assistenza sanitaria alle comunità circostanti.

Il 12 maggio, quando il secondo sisma ha colpito la zona a est di Kathmandu, MSF è stata in grado di rispondere immediatamente con le équipe che erano già presenti sul territorio. Le équipe mediche hanno curato le persone sul posto ed evacuato dai villaggi remoti i pazienti con gravi lesioni.

MSF continua a rispondere alle esigenze emerse dal primo e dal secondo terremoto nelle diverse aree, dando la priorità alle popolazioni vulnerabili che vivono nei villaggi remoti, più difficili da raggiungere.

Costruire ripari: una priorità

Fornire tende, teloni, e materiale da costruzione è uno degli obiettivi principali dell'intervento di MSF nella fase dell'emergenza. Bisogna garantire alle persone un posto dove stare prima che inizino le piogge monsoniche. Le équipe di MSF hanno aumentato il numero di viaggi in elicottero per raggiungere quante più persone nelle zone colpite per distribuire materiale per realizzare ripari.

Dove le strade sono accessibili, MSF utilizza auto e camion per la distribuzione di kit igienici e per la costruzione di rifugi. Ad oggi, MSF ha distribuito kit di riparo a oltre 10.000 famiglie nei villaggi remoti. Queste distribuzioni sono in corso in via prioritaria nei villaggi più isolati.

Ogni vita conta

Prima di ogni intervento, MSF effettua una valutazione delle zone colpite per stabilire le esigenze. Le équipe di valutazione sono composte da un’équipe medica che visita i pazienti a terra, li tratta ed evacua quelli con lesioni gravi. Dopo i terremoti, le équipe di MSF hanno curato le persone con lesioni legate al terremoto e non. Le équipe di MSF hanno condotto più di 3.000 visite mediche, ed evacuato le persone che erano sul punto di morire.

 Un totale di 1150 strutture sanitarie sono state completamente o parzialmente danneggiate nei 14 distretti fortemente colpiti. L’esigenza sanitaria attuale è la gestione delle lesioni dopo i traumi, il ripristino dei servizi di assistenza sanitaria di base e la riabilitazione per i pazienti che vengono dimessi dagli ospedali.

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