Vertice Europa-Russia appello di Medici Senza Frontiere a Berlusconi.

Roma, 5 novembre 2003 – In occasione del vertice bilaterale tra Unione Europea e Federazione Russa in corso a Roma in questi giorni, l'organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) chiede al presidente di turno dell'Ue, Silvio Berlusconi, di fare pressione sul presidente russo Vladimir Putin affinché assicuri al più presto il rilascio di Arjan Erkel, volontario di MSF rapito il 12 agosto 2002 nella Repubblica russa del Daghestan.

Alla fine di luglio 2003 MSF ha visto una prova che dimostrava che Arjan è ancora vivo. Anche il ministro degli Esteri russo, Igor Ivanov, durante una visita ufficiale in Svizzera lo scorso 13 ottobre, ha assicurato che Arjan è in vita. Queste informazioni offrono a MSF e alla famiglia di Arjan una speranza dopo una prigionia così lunga. Ivanov ha anche assicurato che la Russia sta facendo tutto il possibile per assicurare il suo rilascio.Sebbene queste affermazioni siano almeno in parte rassicuranti, il fatto che Arjan sia ancora ostaggio dei suoi rapitori rende evidente che bisogna fare di più.

"Dopo oltre 14 mesi di insopportabile prigionia per il nostro collega Arjan Erkel, chiediamo urgentemente a tutti i membri dell'Unione Europea e specialmente al presidente di turno, Silvio Berlusconi, di fare pressione sul presidente russo Putin affinché si assuma pienamente la responsabilità politica di garantire il rilascio di questo operatore umanitario", ha detto Morten Rostrup, presidente internazionale di MSF.

Dal giorno del rapimento, il Parlamento europeo per ben due volte ha fatto appello alla Russia affinché intensificasse gli sforzi per assicurare il rilascio di Arjan. Dopo una prima risoluzione adottata lo scorso gennaio, il caso dell'operatore umanitario di MSF rapito in Daghestan è stato sollevato di nuovo dal Parlamento europeo lo scorso 3 luglio, durante una sessione plenaria. Il Parlamento ha chiesto alle autorità russe di "finalizzare gli sforzi per trovare e liberare Arjan Erkel, capo missione di MSF in Daghestan".

"Arjan Erkel è un cittadino europeo, per questo MSF ha deciso di appellarsi al presidente di turno dell'UE affinché dia seguito alle risoluzioni del Parlamento europeo chiedendo al Governo russo di aumentare in modo sostanziale gli sforzi per assicurare il rilascio di Arjan", ha aggiunto Rostrup.

Dal 1995 a oggi nel Caucaso del Nord sono stati rapiti ben 56 operatori umanitari internazionali: Arjan Erkel è l'unico non ancora rilasciato. Il suo caso è diventato una chiara dimostrazione di quanto nel Caucaso siano ormai ristretti gli spazi per un intervento umanitario. In una regione flagellata da un conflitto che dura da più di 10 anni oggi è impossibile per le organizzazioni umanitarie indipendenti portare soccorso a migliaia di civili in difficoltà.

Nell'agosto 2003 il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha adottato all'unanimità una risoluzione (la n. 1502) sulla sicurezza degli operatori umanitari internazionali, ribadendo che garantire condizioni di lavoro accettabili è responsabilità dei Paesi che ospitano i volontari. Nonostante questo Arjan Erkel è ancora in ostaggio e gli operatori umanitari nel Caucaso continuano a essere minacciati.

Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere
Tel. 06/4486921 – 335/8489761

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