Fabrizio Loddo

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Infermiere MSF

Malnutrizione: 5 cose da sapere per combatterla

Fabrizio Loddo

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Infermiere MSF
Malnutrizione: 5 cose da sapere per combatterla

Quando ero bambino, mia nonna mi ripeteva ad ogni pasto che non avrei dovuto lasciare alcun avanzo nel piatto, perché in Africa molti bambini come me non avevano nulla da mangiare e sarebbero stati felici di essere al mio posto.

Credo molte nonne d’Italia abbiano usato la stessa frase per motivare i propri nipoti, ma con me ha avuto davvero effetto: sono diventato infermiere e referente nutrizionale di Medici Senza Frontiere.

Oggi, nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione, ci sono alcune informazioni chiave sulla malnutrizione che è importante diffondere.

Malnutrizione: cos’è e perché è fondamentale trattarla

Ci sono diversi tipi di malnutrizione, quella che nei progetti di MSF prendiamo in carico è la malnutrizione acuta severa e/o moderata che è il risultato di una perdita di peso dovuta o a mancanza di cibo in termini di quantità o qualità (come dicevano le nostre nonne!), oppure a una malattia che causa una degradazione dello stato fisico e nutrizionale. La malnutrizione è una condizione che debilita il corpo dei bambini e allo stesso tempo ne limita lo sviluppo.

Un bambino malnutrito rischia da 9 a 14 volte di più di morire, rispetto a un bambino ben nutrito, a causa delle malattie comuni dell’infanzia.

Siccome una carenza di nutrienti non permette un corretto sviluppo, i bambini malnutriti non hanno la possibilità di svilupparsi come dovrebbero, e spesso porteranno con sé le conseguenze di questi ritardi in maniera irreversibile. Inoltre, i bambini malnutriti hanno maggiori possibilità di sviluppare in età adulta delle malattie non trasmissibili quali diabete e alta pressione sanguigna.

Malnutrizione: quali sono le cause

Le cause sono molteplici ed agiscono a diversi livelli, partendo dalle condizioni di base a livello nazionale, per esempio la presenza di infrastrutture, un sistema educativo e sanitario efficiente e le riforme economiche.  A livello familiare, bisogna considerare la possibilità di accesso agli alimenti, il livello di educazione, la qualità abitativa e delle cure sanitarie offerte.

La malnutrizione è quindi multifattoriale, e per questo nonostante tutti i nostri sforzi per combatterla, non l’abbiamo ancora sconfitta. Il nostro sostegno, però, permette a molti bambini di guarire da questa condizione e dalle complicazioni che ne derivano, permettendo loro di crescere e diventare la speranza di un domani migliore.

Fabrizio Loddo infermiere MSF

Come curiamo la malnutrizione nei progetti MSF?

Il trattamento avviene in più fasi:

  • fase comunitaria, dove un team ha il compito di identificare nei villaggi, i bambini malnutriti e di riferirli al centro di salute più vicino dove possono essere offerte loro le cure. Per verificare la malnutrizione, misuriamo la circonferenza media del braccio dei bambini usando i cosiddetti braccialetti MUAC;
  • fase ambulatoriale, dove l’équipe medica si prende in cura dei bambini malnutriti senza complicazioni mediche, attraverso un trattamento medicale e nutrizionale, utilizzando degli alimenti terapeutici pronti all’uso (il famoso plumpynut-RUTF);
  • fase ospedaliera, dove i bambini malnutriti che non possono essere trattati a livello ambulatoriale vengono presi in carico, ovvero quelli con complicazioni mediche o che non riescono a nutrirsi con gli alimenti terapeutici pronti all’uso. Loro avranno una dieta basata su dei “latti terapeutici”, chiamati F75 e F100.

Tutti questi alimenti terapeutici contengono molti macronutrienti e i micronutrienti essenziali necessari al ricovero della malnutrizione. 

Ospedale di Kenema, Sierra Leone

Quali sono i limiti del nostro intervento?

Dal momento che le cause sono molteplici, anche le azioni per combatterla dovrebbero agire da diversi fronti. Spesso però ci troviamo di fronte a contesti che non permettono uno “sviluppo” generale del paese, agendo sulle cause base della malnutrizione, oppure perché agiamo in contesti di instabilità politica e di conflitti che causano crisi acute molto gravi, dove i più vulnerabili sono i primi a soffrirne, quali donne e bambini.

Inoltre, per svolgere le nostre attività collaboriamo con altri enti governativi e altre organizzazioni perché le dimensioni del problema sono davvero enormi, più di quanto si pensi.

Nonostante l’impegno di molti, purtroppo si stima che soltanto 1 bambino malnutrito su 5 abbia accesso alle cure di cui ha bisogno per guarire.

Cosa può fare ognuno di noi per sostenere questa battaglia alla fame?

Per curare la malnutrizione sono necessari grandi investimenti in termini di risorse umane e materiali, poiché i bambini sono seguiti sia dal punto di vista medico che nutrizionale per periodi di tempo abbastanza lunghi, in media attorno ai 45 giorni.

Il trattamento della malnutrizione è però uno dei più efficaci se rapportato ai costi e al numero dei bambini curati.

Basti pensare che con 9€ al mese per un anno si può assicurare un trattamento per la malnutrizione a 2 bambini: un piccolo gesto per celebrare la Giornata Mondiale dell’Alimentazione e un grande contributo per garantire un futuro a questi bambini.

Puoi contribuire anche tu con una donazione

La biografia di Fabrizio Loddo

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