Valentina Scala

Valentina Scala

Infermiera MSF

Dalle fessure

Valentina Scala

Valentina Scala

Infermiera MSF
Dalle fessure

Cos’è una ferita? Un punto di rottura in una linea di continuità.

Una ferita interrompe, svela, cambia.

Una ferita mostra la nostra debolezza, la nostra fragilità e la nostra vulnerabilità.

Una ferita tumorale diventa uno stigma in un Paese, il Mali, in cui l’annuncio del cancro è come un annuncio di morte. In un paese in cui “tumore” è tradotto con “cattiva sorte”.

Ci sono i ritardi nella diagnosi e i ritardi nel trattamento, c’è la paura del trattamento, c’è la non accettazione della malattia. E c’è la ferita che piano piano diventa più grande, più maleodorante, più evidente, più insistente. Si fa sentire e non si nasconde. Si fa sentire con le persone intorno a te.

Perché le piaghe tumorali sono evidenti, alla vista e all’odore, e allontanano, isolano.

E poi arriva da te, quella ferita. E tu puoi dirgli che sei li per prenderti cura di lei.

Perché la ferita mostra la debolezza, la fragilità, la vulnerabilità ma anche la capacità di ricucire, la possibilità di convivere con quella fragilità e la possibilità di andare avanti.

La ferita è una rottura, ma è dalle fessure che entra il sole.

E io, qui in Mali, cerco di far entrare il sole da ogni ferita perché non sia solo un’interruzione di continuità ma un nuovo punto di partenza.

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