Mariana Cortesi

Mariana Cortesi

Infermiera MSF

Le stelle. Le bombe. Ieri sera.

Mariana Cortesi

Mariana Cortesi

Infermiera MSF
Le stelle. Le bombe. Ieri sera.

Non c’è stato un giorno in cui le bombe si siano fermate, centinaia di persone morte in pochi secondi.

Fin da piccola ho sempre amato rivolgere i miei occhi al cielo, alle stelle che mi hanno sempre dato speranza. Anche durante le missioni umanitarie. Durante i conflitti, epidemie, catastrofi naturali. Le stelle erano lì.

Ho sempre pensato che ogni stella fosse lì come guida, ad accendere la speranza in ogni persona, ho sempre pensato che ogni stella fosse lì a ricordarci che, nonostante tutti noi fossimo di passaggio, ogni stella nel cielo rimane fissa, costante e brillante.

Anche nei momenti più incerti e più brutti, nel dolore e nelle perdite di persone amate ho guardato le stelle e ho trovato la speranza che ci fosse qualcosa di più.

Noi, viaggiatori in costante movimento, in un mondo relativo e molto spesso superficiale, abbiamo trovato speranza sotto un cielo pieno di stelle. Speranza che ci fosse un futuro migliore. Purtroppo ora no. La prospettiva è cambiata.

Ora, ogni volta che guardo il cielo alla ricerca delle stelle, quando alzo lo sguardo controllo se ci siano droni o se una nube di fumo si alzi.

Ieri cercavo di ammirare la luna. Quasi piena.

Il suono del drone, un bagliore improvviso, il cielo che si colora d’arancio, pochi secondi. Bum. L’esplosione e il fragore. Un’altra bomba e altre vite spazzate via.

Ma la domanda nella mia testa rimane. Ogni giorno, ad ogni singolo momento. Come ha fatto il mondo a permettere tutto questo? Come ha fatto il mondo a lasciare che le persone siano obbligate a morire di fame, a vedere le proprie case distrutte, a vedere i propri figli uccisi in modo preciso, brutale e crudele?

Siamo arrivati ad un livello per cui le persone ora mi dicono che preferirebbero che una bomba li colpisse piuttosto che continuare a vivere privati di cibo, di dignità e pieni di sofferenza. Mi raccontano che hanno perso tutto, case, persone care, sono stati privati della loro dignità come esseri umani.

Come ha fatto il mondo a lasciare che tutto questo accadesse? Non c’è più tempo.