Ieri sera c’è stato l’ennesimo tragico naufragio nel Mediterraneo. Gli effetti delle politiche europee sono davanti agli occhi di tutti. Dopo avere contribuito a svuotare il Mediterraneo dalle barche di salvataggio, dopo aver finanziato la Guardia costiera libica condannando migliaia di persone a finire rinchiuse nei centri di detenzione e tornare a essere vittime della tratta, dopo aver annunciato la chiusura di porti e messo a fine a ogni forma di umanità, all’Europa ancora sfugge il responsabile morale di queste morti.
Ogni governo che non prende l’iniziativa per il ripristino di un sistema di ricerca e soccorso nel Mediterraneo concordato a livello europeo è responsabile di queste morti e di quelle che verranno.
Continueremo a chiedere che venga messo al primo posto l’obbligo di salvare vite umane per evitare altre morti. Servono vie legali e sicure per le persone in fuga verso l’Europa e un sistema di ricerca e soccorso in mare.