I team di Medici Senza Frontiere (MSF) nella Striscia di Gaza hanno prestato soccorso a centinaia di pazienti gravemente feriti durante gli attacchi delle forze israeliane che hanno causato un numero allarmante di vittime civili. MSF ha curato i feriti negli ospedali Al Aqsa, Nasser e Al Shifa.
“Quando sono arrivato al pronto soccorso, la situazione era disperata. Non c’è dubbio che si tratti di un attacco contro i civili, con così tanti bambini feriti e uccisi. Possiamo davvero chiamarlo cessate il fuoco?” dichiara il dr. Morten Rostrup, medico di MSF in azione presso l’ospedale Al-Aqsa dove sono stati assisti 77 feriti, alcuni dei quali poi trasferiti all’ospedale da campo di MSF. “Una donna, con una ferita alla testa e alla gamba, era in stato di shock a causa di una forte emorragia. C’era un’altra donna con una lesione cerebrale e un’altra ancora con una lesione polmonare. Ho visto anche 3 bambini gravemente feriti” aggiunge il dr. Rostrup di MSF.
All’ospedale Nasser, il ministero della salute e le équipe di MSF hanno ricevuto 22 morti e 60 feriti, tra cui alcuni bambini. Infine, all’ospedale Al Shifa, supportato da MSF, le équipe del ministero della salute hanno accolto 27 morti e 56 feriti.
Secondo le autorità sanitarie locali, dall’inizio del cessate il fuoco le forze israeliane hanno ucciso 211 persone. Solo nelle ultime 24 ore, il ministero della salute riferisce che gli attacchi israeliani in tutta la Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 104 persone, tra cui 46 bambini e 20 donne, e ferito altre 253, tra cui 78 bambini.
MSF ha ripetutamente chiesto un cessate il fuoco duraturo per porre fine al numero impressionante di morti e feriti gravi tra i civili. Finora, i team di MSF stanno assistendo alle conseguenze delle ripetute violazioni di questo cessate il fuoco, che perpetuano il genocidio in corso a Gaza.
