Sudan, MSF: “È stato il fine settimana più mortale dall’inizio del conflitto”

In Sudan, i team di Medici Senza Frontiere (MSF) hanno curato oltre 100 feriti in due diverse località di Khartoum a seguito degli attacchi del 9 e 10 settembre. Almeno 49 persone sono state uccise, segnando il fine settimana più mortale a cui i team di MSF abbiano assistito dall’inizio del conflitto nel paese.

A seguito di un’esplosione avvenuta al mercato di Gorro domenica mattina, 43 persone sono rimaste uccise e oltre 60 feriti sono stati curati nell’ospedale universitario di Bashair supportato da MSF, a sud di Khartoum.

“È stata una giornata terribile. Decine di corpi sono rimasti per ore nel cortile dell’ospedale coperti con lenzuoli, fino a che le famiglie non sono venute a identificarli. Nel frattempo, i nostri team hanno fatto del loro meglio per salvare i superstiti, le cui ferite testimoniavano l’incredibile potenza delle armi utilizzate. Abbiamo visto corpi dilaniati e lacerati. Anche se questa guerra continua da circa cinque mesi, i volontari locali che supportano l’ospedale sono ancora scioccati da quanto hanno visto” dichiara Marie Burton, coordinatrice delle emergenze di MSF a Khartoum.

Altre 45 persone ferite sono arrivate all’ospedale Alban Al-Jadeed, supportato da MSF, mentre sei persone erano già decedute al momento dell’arrivo, dopo che nel pomeriggio di sabato è stata colpita la zona residenziale di Al Haj Youssef a Khartoum, danneggiando le case e ferendo decine di persone.

“L’ospedale è molto vicino al luogo dell’attacco. Le nostre équipe hanno sentito una forte esplosione e poco dopo c’è stato un grande afflusso di pazienti” racconta Christian Mas Bouilloud, coordinatore medico di MSF a Khartoum. “La maggior parte dei pazienti aveva ferite da schegge e molti di loro erano in condizioni critiche. È orribile che vengano colpite aree residenziali, come case e mercati”.

Queste cifre tengono conto solo dei pazienti curati direttamente dalle équipe di MSF, ma altre organizzazioni hanno segnalato ulteriori vittime a Khartoum.

Anche a El Fasher, la capitale del Darfur settentrionale, durante il fine settimana le équipe di MSF hanno risposto a un massiccio afflusso di pazienti al South Hospital dopo i pesanti combattimenti nella città, curando 48 persone soprattutto con ferite da esplosioni e proiettili. Quattro pazienti hanno perso la vita.

Sempre più spesso i team di MSF rispondono a incidenti di massa dopo violenze estreme. Il fine settimana precedente, il 2 settembre, a seguito di un attacco a un mercato nel sud di Khartoum, il Turkish Hospital supportato da MSF ha ricevuto 21 morti e 6 feriti gravi che sono stati ricoverati al pronto soccorso. Il 3 settembre, le équipe mediche di MSF a Omdurman hanno curato più di 50 persone rimaste ferite nei combattimenti a Umbada. Otto persone sono morte a causa di ferite provocate da proiettili o esplosioni.

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