Donne in Afghanistan: perché escluderle dalla vita pubblica è rischioso

Donne in Afghanistan: perché escluderle dalla vita pubblica è rischioso

Escludere le donne in Afghanistan dalla vita pubblica è rischioso per tutti. Noi di Medici Senza Frontiere abbiamo iniziato a lavorare in Afghanistan più di 40 anni fa e da allora abbiamo fornito cure mediche a milioni di persone.

Sono le donne a renderlo possibile. Senza di loro, non ci può essere assistenza sanitaria. Escludere le donne dalla vita pubblica mette a rischio tutti.

Il personale femminile è tutt’oggi impegnato in tutti gli aspetti dei progetti MSF nel Paese. Fornisce servizi di qualità ai pazienti in centri traumatologici, ambulatori, pronto soccorso, reparti di tubercolosi, sale operatorie chirurgiche e unità neonatologiche o pediatriche, per citarne solo alcuni.

Come non pensare alle donne in prima linea anche nei momenti più difficili, quelle che sono rimaste negli ospedali sotto attacco a Kabul (nel 1994) o a Lashkar Gah (nel 2021) per continuare il proprio lavoro e restare vicino ai nostri pazienti.

In un contesto che dipende in gran parte dal sostegno umanitario e deve far fronte a una povertà dilagante alimentata da una disoccupazione alle stelle, le donne svolgono un ruolo fondamentale nel fornire assistenza medica e nessuna organizzazione può aiutare le comunità locali senza di loro.

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