COP26: per la prima volta ci sarà anche MSF 

COP26: per la prima volta ci sarà anche MSF 

Come MSF siamo presenti alla COP26 che si tiene a Glasgow, in Scozia, dal 31 ottobre al 12 novembre 2021 per discutere le conseguenze umanitarie dell’emergenza clima. 

È la prima volta che alcuni nostri delegati partecipano alla Conferenza. 

Cos’è la Cop26?

La Cop26 è la conferenza annuale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021.  

Si tratta dell’edizione più importante dopo quella di Parigi nel 2015, durante la quale i partecipanti si erano impegnati a limitare l’aumento del riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi 

Si tratta di un evento estremamente importante perché ciascun paese presenterà il proprio piano sul clima per raggiungere quest’obiettivo collettivo. In sintesi, ogni paese è chiamato a dare il proprio contributo per garantire che il mondo rimanga un posto sicuro in cui vivere. 

Come organizzazione medico umanitaria stiamo vedendo con i nostri occhi e nei nostri ospedali le pesanti conseguenze dei cambiamenti climatici sulla salute delle persone, in particolare dei più vulnerabili.  

Per questo dobbiamo partecipare. È il momento di denunciare cosa vediamo. 

Le conseguenze mediche e umanitarie dei cambiamenti climatici 

L’emergenza climatica sta aggravando numerose crisi umanitarie in atto, con un forte impatto sulla salute delle persone più vulnerabili.  

Cambiamenti del clima, eventi climatici estremi e degrado ambientale contribuiscono ad aumentare la trasmissione di malattie infettive come la malaria, la febbre dengue e il colera.

Questi fenomeni, come dimostra la nostra azione sul campo, contribuiscono anche all’aumento dei casi di malnutrizione, dovuti alla scarsità d’acqua e all’insicurezza alimentare, e di disidratazione acuta, per via delle ondate di caldo anomale.  

Da anni siamo testimoni di come il cambiamento climatico stia aggravando le crisi sanitarie e umanitarie in numerosi contesti in cui operiamo.  

Quando c’è poca acqua, non si può coltivare né produrre cibo. Disastri naturali come cicloni e inondazioni provocano lesioni, morte e malattie (come il colera). 

Quando il clima diventa più caldo e le precipitazioni cambiano, insetti che trasmettono malattie come la malaria e la dengue si riproducono più velocemente e sopravvivono in luoghi dove prima non era possibile, esponendo più persone al rischio di infezione. 

Quando le risorse sono scarse diventano motivo di conflitto. E il conflitto costringe le persone a lasciare le proprie case. 

Gli effetti dell’emergenza climatica sulla salute sono già una realtà per molte persone nel mondo e non faranno che peggiorare se non si intraprenderanno azioni urgenti. 

Cosa stiamo facendo? 

Stiamo lavorando per adattare il nostro lavoro in conseguenza ai cambiamenti climatici e ai nuovi bisogni che questa emergenza sta facendo emergere o sta aggravando.  

Ci impegniamo a fare ogni giorno di più per affrontare con urgenza le crescenti conseguenze umanitarie del degrado ambientale e della crisi climatica: migliorare è una responsabilità nei confronti dei nostri pazienti, del nostro personale e del mondo intero. 

Alcuni degli ambiti sui quali concentriamo i nostri sforzi includono: 

  • Garanzia di un’assistenza medica rapida e salvavita alle persone colpite dagli effetti del clima.
  • Sviluppo strumenti per misurare e monitorare la nostra impronta ambientale.
  • Riduzione dell’uso di elettricità, carburante, trasporto aereo e della produzione di rifiuti.

Esempi recenti della nostra spinta verso una maggiore sostenibilità includono alcuni progetti che testano l’uso di pannelli solari per alimentare strutture sanitarie sia nella Repubblica Democratica del Congo che ad Haiti e la costruzione di un ospedale completamente efficiente dal punto di vista energetico in Sierra Leone.

Le organizzazioni umanitarie devono dare l’esempio. Nei nostri progetti in più di 80 paesi nel mondo ci impegniamo a essere sostenibili. 

Da medici, il nostro lavoro non è solo quello di curare le persone, ma di prevenire future malattie. Non dobbiamo creare problemi futuri cercando di risolvere quelli di oggi”. Monica Rull Responsabile medico MSF

Nelle emergenze climatiche non restare a guardare. Serve il tuo aiuto!
Grazie per quello che potrai fare!
Condividi con un amico