Cosa sta succedendo in Libano?

Cosa sta succedendo in Libano?

 

In questo articolo approfondiamo cosa sta succedendo in Libano dove, in questo momento, la popolazione è sotto attacco da parte delle forze israeliane.

Da dove ha origine questo conflitto? Quando è iniziato? Quali sono i paesi coinvolti? Come rispondere alle esigenze della popolazione coinvolta?

Durante l’ultimo anno di guerra a Gaza, un conflitto separato ma correlato si è sviluppato a 180 miglia di distanza, lungo il confine tra Israele e il Libano.

Dopo mesi di scontri a fuoco oltre confine, le forze israeliane hanno lanciato un’offensiva militare contro il gruppo armato libanese Hezbollah lo scorso settembre.

Ecco cosa significa per le persone in Libano e come Medici Senza Frontiere (MSF) sta rispondendo alle crescenti esigenze sanitarie e umanitarie.

Dove si trova il Libano?

Il Libano è un piccolo paese del Medio Oriente situato sulla costa del Mediterraneo, confinante con Israele a sud e con la Siria a nord e a est. Ha una popolazione di 5,2 milioni di persone, inclusi 400.000 rifugiati palestinesi e 1,5 milioni di rifugiati siriani.

Dove si svolge il conflitto?

Il conflitto tra le forze israeliane e il gruppo libanese Hezbollah è concentrato principalmente nel Libano meridionale, ma gli attacchi israeliani hanno colpito anche la valle della Bekaa, la periferia meridionale di Beirut, la capitale del Paese, e le aree circostanti.

Cosa sta succedendo in Libano in questo momento?

Gli scontri al confine con Israele si sono intensificati. Da quando è iniziata la guerra a Gaza nell’ottobre 2023, Hezbollah e le forze israeliane si sono scambiate colpi di arma da fuoco lungo il confine tra il Libano meridionale e Israele settentrionale.

La violenza è aumentata drasticamente quando Israele ha lanciato più esplosioni coordinate di cercapersone e walkie-talkie a Beirut e in altre parti del Libano il 18 e 19 settembre, prima di avviare un assalto militare su vasta scala il 23 settembre. Ad oggi, più di 1000 persone  sono state uccise e migliaia sono rimaste ferite.

Migliaia di sfollati in fuga verso sud

L’escalation della violenza in Libano ha causato lo sfollamento di oltre 1 milione di persone, secondo le autorità libanesi, tra cui più di 112.000 già sfollate a causa dei combattimenti nei mesi precedenti.

Molti sono fuggiti senza portarsi via nulla e stanno lottando per accedere a bisogni di base come cibo e coperte nei rifugi di fortuna, scuole ed edifici abbandonati. Tra questi, più di 2.500 persone si sono rifugiate nel centro Azarieh a Beirut, una struttura che un tempo era un centro commerciale, ora trasformata in un rifugio per sfollati.

Questo è solo uno degli oltre 800 rifugi che ora ospitano le persone sfollate a causa dei bombardamenti israeliani.

Anni di crisi economica

Il Libano era già nel mezzo di una grave crisi umanitaria ed economica prima dell’escalation di violenza, con due persone su tre che vivevano in povertà e un sistema sanitario già sovraccarico.

Per molti, i servizi sanitari sono inaccessibili a causa dell’alto costo del trasporto e delle cure. I rifugiati affrontano ulteriori difficoltà, compresa la paura della deportazione.

Perché è importante ciò che sta accadendo in Libano?

MSF è seriamente preoccupata per la campagna di bombardamenti di Israele in Libano, che si sta svolgendo in gran parte in aree urbane densamente popolate. Il potenziale di espansione del conflitto nella regione, unito al gran numero di rifugiati intrappolati nel fuoco incrociato, rende urgente un’immediata de-escalation delle ostilità per prevenire ulteriori sofferenze, feriti e perdite di vite umane.

Le persone che hanno lasciato le loro case hanno bisogno di ogni tipo di supporto. Tutti sono spaventati e preoccupati e nessuno sa dove cercare sicurezza. Con ogni attacco, le persone perdono la vita, compresi i bambini. Il futuro è incerto e prendere decisioni  è molto difficile. Ognuno cerca sicurezza per la loro famiglia e i loro bambini.Maram Sukkariyeh Responsabile della promozione alla salute di MSF

 

Quali sono le esigenze mediche in Libano?

Oltre alle quasi 1.300 persone uccise dai bombardamenti israeliani in Libano, migliaia di persone hanno riportato gravi ferite, molte delle quali hanno richiesto cure chirurgiche. Il trauma legato alla perdita delle case e dei propri cari ha anche gravi effetti sulla salute mentale. Lo staff di MSF ha riscontrato un aumento di depressione e disturbi d’ansia tra le persone costrette a fuggire, specialmente tra quelli che sono stati sfollati per lunghi periodi.

Le persone sono davvero brave a gestire lo stress a breve termine, ma vediamo famiglie che sono state sfollate per oltre cinque mesi e vivono con grande incertezza su quando – e se – potranno tornare. Felicitas Steinhoff Responsabile delle attività di salute mentale di MSF.

Oltre all’assistenza medica e psicologica, gli sfollati in Libano hanno bisogno di beni di prima necessità come materassi e prodotti per l’igiene, poiché i rifugi e le scuole che li ospitano non sono attrezzati per accogliere così tante persone.

I team di MSF distribuiscono forniture mediche e altri articoli essenziali per supportare le esigenze delle persone colpite dall’escalation della violenza. © Maryam Srour/MSF

Maryam, paziente di MSF che soffre di dolori addominali, è curata dall’équipe medica di MSF nel rifugio Azarieh nel centro di Beirut. © Antoni Lallican/Hans Lucas

Come sta rispondendo MSF all’emergenza in Libano?

Per far fronte ai bisogni crescenti, i team di Medici Senza Frontiere (MSF) stanno distribuendo rifornimenti, gestendo cliniche mobili e intensificando il supporto per la salute mentale delle persone sfollate.

Le cliniche mobili di MSF hanno recentemente visitato due località sul Monte Libano, dove le persone hanno trovato rifugio, fornendo consulenze mediche e di salute mentale. Inoltre, MSF ha distribuito beni essenziali, come materassi, coperte e kit per l’igiene, a sfollati in 8 siti tra Saida e Tripoli.

MSF ha anche inviato 45 tonnellate di forniture mediche via Cipro nell’ultima settimana, progettate per rispondere all’emergenza, in aggiunta alle 75 tonnellate di forniture inviate in Libano dall’inizio dell’anno. Queste forniture sono state destinate sia agli ospedali che alle mediche mobili  di MSF.

Dopo essere stata costretta a sospendere temporaneamente le attività il 23 settembre a causa del rapido deterioramento della sicurezza, MSF ha riaperto la sua clinica a Baalbek-Hermel per fornire ai pazienti farmaci necessari per le loro condizioni croniche. Nel frattempo, le linee di assistenza per la salute mentale di MSF ricevono oltre 100 chiamate al giorno da persone che necessitano di un supporto sempre maggiore.

MSF continua a rispondere alle esigenze urgenti, affrontando sia le necessità fisiche che psicologiche delle persone colpite dal conflitto.

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Migliaia di persone hanno perso tutto a causa dei bombardamenti. Più di 1 milione di persone sono state costrette a fuggire dalle loro case, molte senza accesso a cibo, acqua e cure mediche. MSF sta fornendo supporto psicologico, cure salvavita con le cliniche mobili e distribuendo beni di prima necessità a chiunque ne abbia bisogno.

Stiamo lavorando instancabilmente in Libano, ma anche nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania per rispondere alla crisi umanitaria scatenata da questo conflitto, ma da soli non possiamo farcela, con il tuo sostegno possiamo fare di più.

Non lasciare che queste persone siano dimenticate. Aiutaci a salvare vite prima che sia troppo tardi, a curare i feriti, a fornire assistenza ai malati e a sostenere chi ha perso tutto.
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