Epidemia di scorbuto nel nord dell’Afganistan

I medici dell’organizzazione di soccorso medico internazionale MSF hanno denunciato la presenza di un’epidemia di scorbuto nella provincia di Faryab, nel nord dell’Afganistan. Lo scorbuto, causato dalla mancanza di vitamina C nella dieta, comporta l’annerimento delle gambe, la comparsa di emorragie diffuse e infine la morte.

“Questa malattia non dovrebbe esistere nel ventunesimo secolo ma la gente di quest’area vive mangiando pane e bevendo tè da molti mesi ormai. Nel 1999 il raccolto è stato povero e l’anno scorso la siccità ha portato alla totale distruzione dei raccolti. Naturalmente il dramma dei profughi prodotto da due decadi di guerra aggrava la situazione. E i tradizionali meccanismi di sopravvivenza, utilizzati negli ultimi quattro anni, si sono esauriti – semplicemente non è rimasto niente” spiega Stephan Goedgebuur, coordinatore di progetto nella regione.

MSF ha raggiunto un primo gruppo di 34 villaggi (1920 famiglie) dove sono stati identificati 117 casi di scorbuto, due dei quali già fatali. Una seconda esplorazione ha coperto 52 villaggi trovando 226 casi di scorbuto (67,7% di donne). Nuovi casi sono stati di recente individuati a Charkent, a sud di Mazar-i-Sharif.

MSF ha distribuito integratori di vitamina C a migliaia di famiglie, ma non è abbastanza. I nostri team hanno scoperto che la pianta che normalmente fornisce la vitamina C necessaria alla dieta di quelle popolazioni sta scomparendo a causa della siccità. Il prossimo raccolto non appare soddisfacente e i nostri medici sono preoccupati che questa incidenza di scorbuto sia indicativa di una più vasta crisi alimentare nella zona. Medici Senza Frontiere chiede al WFP di cominciare la distribuzione di cibo integrato di vitamine per tutta la popolazione.

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