Gaza: evacuazione degli operatori umanitari e dei pazienti

Gaza: evacuazione degli operatori umanitari e dei pazienti

Prosegue l’evacuazione degli operatori umanitari e di alcuni pazienti gravemente feriti che necessitano di cure urgenti. Il nostro staff internazionale a Gaza, composto da 22 persone, è appena arrivato in Egitto, passando per il valico di Rafah.

Tuttavia, ci sono ancora più di 20.000 feriti a Gaza con un accesso limitato all’assistenza sanitaria a causa dell’assedio.

Una nostra nuova équipe internazionale, composta da medici specializzati nelle urgenze, è già stata identificata ed è pronta a entrare a Gaza non appena la situazione lo consentirà per supportare la risposta medico-umanitaria.

Nel frattempo, molti dei nostri operatori umanitari palestinesi continuano a lavorare e a fornire cure salvavita negli ospedali e in tutta la Striscia di Gaza, mentre non sono garantite le protezioni più elementari per le strutture mediche e il personale sanitario.

Circa due milioni di palestinesi sono ancora intrappolati a Gaza sotto i bombardamenti, compresi 300 nostri operatori palestinesi e le loro famiglie.

La nostra richiesta a Gaza

Chi desidera lasciare Gaza deve poterlo fare senza ulteriori ritardi. Devono anche, in futuro, avere il diritto di tornare.

Chiediamo inoltre di essere in grado di spostare immediatamente forniture mediche e personale a Gaza per poter rispondere ai disperati bisogni nella Striscia.

Richiediamo ancora una volta un cessate il fuoco immediato. Le forniture umanitarie e il personale di cui c’è bisogno devono poter entrare a Gaza, dove gli ospedali sono sovraccarichi e il sistema sanitario rischia il collasso totale.

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