Pakistan: a un mese dalle alluvioni la sfida resta l’accesso alle cure mediche

Pakistan: a un mese dalle alluvioni la sfida resta l’accesso alle cure mediche

In Pakistan continua il nostro intervento d’emergenza per fornire assistenza alla popolazione colpita dalle recenti alluvioni. I nostri team hanno effettuato più di 10.000 visite mediche.

Milioni di persone sono sfollate e vivono in rifugi di fortuna, molte aree rimangono ancora irraggiungibili e molte strutture sanitarie pubbliche sono state danneggiate, rendendo impossibile l’accesso a cure, visite mediche o ai trattamenti per malattie croniche.

A causa della mancanza d’acqua potabile, le scarse condizioni igieniche e i ristagni d’acqua, stiamo trattando un numero sempre più alto di casi di diarrea acuta, dengue, infezioni respiratorie, cutanee e degli occhi e stiamo registrando un forte incremento dei casi di malaria per la quale scarseggiano i farmaci adeguati.

Dall’inizio dell’emergenza, nelle province del Sindh, Belucistan e Khyber Pakhtunkhuwa, i nostri team hanno effettuato oltre 10.000 visite mediche con le cliniche mobili, distribuito oltre 5.000 kit di beni non alimentari, tra cui quelli igienici, utensili per la cucina, zanzariere e repellenti per gli insetti a oltre 1.500 famiglie, e fornito più di 300.000 litri di acqua potabile alle persone colpite dalle alluvioni.

Clinica mobile di MSF nel villaggio di Miaonlay (Charsadda)

Belucistan

In Belucistan, le nostre équipe stanno effettuando consultazioni mediche nel distretto di Naseerabad a Dera Murad Jamali (DMJ), e di Jaffarabad a Dera Allahyar con due cliniche mobili. La maggior parte dei pazienti sono affetti da malaria, febbre, malattie cutanee, diarrea e infezioni agli occhi. Finora 7.000 persone hanno ricevuto assistenza medica.

A Chaman e a Quetta sono state effettuate rispettivamente 450 e 800 visite mediche. La maggior parte dei pazienti presenta infezioni respiratorie e diarrea acuta.

Sindh

In Sindh, nel distretto di Dadu, abbiamo attivato due cliniche mobili e abbiamo fornito assistenza medica di base a oltre 1.500 persone colpite principalmente da malattie cutanee, malaria e diarrea. I nostri team hanno raggiunto con imbarcazioni i villaggi più remoti per valutare i bisogni medici delle persone rimaste isolate e hanno fornito oltre 20.000 litri di acqua potabile agli sfollati di alcuni campi nel distretto di Dadu.

Nell’area settentrionale del Sindh, stiamo valutando la situazione nella città di Sukkur, dove è stata già allestita una cisterna d’acqua con una capienza di 24.000 litri che viene riempita giornalmente. Inoltre, sono stati forniti oltre 200.000 litri di acqua alle persone sfollate nell’area di Labour Colony e nel campo di Lab-e-Mehran, nel distretto di Sukkur.

Khyber Pakhtunkhuwa

Nel distretto di Charsadda abbiamo allestito tre cliniche mobili nei villaggi di Sara Sang, Bela e Miaonlay, situati sulle sponde del fiume, dove le case sono state parzialmente o completamente distrutte e si stanno diffondendo malattie trasmesse dall’acqua. Le nostre équipe hanno visitato 983 persone con infezioni respiratorie e degli occhi, diarrea acuta, gravi infezioni cutanee e malattie croniche. Hanno inoltre distribuito beni non alimentari a oltre 600 famiglie e sono state installate cisterne d’acqua potabile.

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