Raggiunte comunità rimaste isolate per giorni

Raggiunte comunità rimaste isolate per giorni

In Zimbabwe una nostra équipe è riuscita a entrare nel distretto di Chimanimani, per giorni rimasto isolato, dove il ciclone Idai ha provocato 154 morti, 162 feriti e circa 5000 sfollati. I danni in quest’area sono massivi, molte strade sono state spazzate via per chilometri, diversi ponti sono crollati e l’unico modo per raggiungere alcune comunità è a piedi. In alcune aree l’acqua ha portato via intere case, negozi e fattorie. Molte famiglie non hanno più di che vivere né medicine. Gli acquedotti sono stati distrutti e l’acqua potabile è un problema.

Due équipe mobili MSF stanno cercando di raggiungere tutte le 20 strutture sanitarie del distretto per valutare le loro condizioni e distribuire medicine alle cliniche e agli operatori sanitari comunitari. Camminano tra i 3 e i 12 chilometri ogni giorno, su percorsi impervi e fangosi, per assistere comunità che vengono raggiunte ora per la prima volta.

Al momento un’équipe di MSF, insieme a un’infermiera del Ministero della salute, ha raggiunto la clinica di Nyahode e la comunità mineraria di Charleswood, portando farmaci essenziali, beni di prima necessità e tavolette per la potabilizzazione dell’acqua.

Continuiamo a fornire consultazioni e materiali sanitari nel centro di stabilizzazione allestito alla periferia di Chimanimani, mentre un’équipe fissa lavora con lo staff del Ministero della Salute all’esterno dell’ospedale di Chimanimani.

Al momento i bisogni principali nell’area sono trattamenti traumatologici, forniture di antiretrovirali per pazienti HIV, cure per malattie croniche. Ma devono essere considerate anche le conseguenze a lungo termine: l’interruzione delle vaccinazioni di routine e dei trattamenti per HIV, tubercolosi e malattie croniche, l’esaurimento delle scorte di farmaci, la carenza di detergenti e cloro.

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