Chiediamo il rilascio della Geo Barents senza ulteriori ritardi

Chiediamo il rilascio della Geo Barents senza ulteriori ritardi

Abbiamo chiesto oggi l’immediata revoca dell’ordine di fermo amministrativo della Geo Barents dopo aver effettuato tutti gli adeguamenti tecnici richiesti

A seguito dell’ispezione dello scorso 2 luglio, tutte e 22 le contestazioni sono state prese in carico, anche se con la compagnia armatrice continuiamo a considerare il fermo un provvedimento largamente immotivato ed eccessivamente punitivo.  

Chiediamo alle autorità italiane il rilascio senza ulteriori ritardi della Geo Barents, pienamente equipaggiata e certificata per svolgere attività di ricerca e soccorso, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti. 

Non ci opponiamo alle ispezioni dello Stato di approdo, procedure legittime sviluppate per garantire la sicurezza della navigazione, ma contesta la legittimità del fermo e in particolare quanto sostenuto rispetto all’inadeguatezza della Geo Barents nel condurre l’attività di ricerca e soccorso in forma sistematica e all’eccessivo numero di persone a bordo. Le convenzioni internazionali non prevedono del resto alcuna specifica classificazione per le navi di soccorso umanitarie”. Frauke Ossig Responsabile attività di ricerca e soccorso MSF

Applicando una discutibile interpretazione del diritto marittimo, le autorità italiane omettono di riconoscere che le operazioni di soccorso, in virtù del dovere dei comandanti di prestare assistenza alle persone in pericolo in mare, sono considerate situazioni di forza maggiore, ai sensi dell’articolo IV della Convenzione SOLAS.

Di conseguenza il numero di persone a bordo non può essere preso in considerazione ai fini del rispetto di altre disposizioni della Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare 

Le ONG colmano il vuoto mortale lasciato dal disimpegno degli Stati che hanno smesso di fornire capacità di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale. È pertanto inaccettabile che alle ONG venga impedito di salvare vite. Il bilancio delle vittime aumenta di giorno in giorno e vite umane continuano a perdersi inutilmente nel Mediterraneo. La detenzione amministrativa della Geo Barents sta costando vite e sprecando risorse cruciali che ci permetterebbero di continuare a salvare persone in difficoltà in queste ore“. Frauke Ossig Responsabile attività di ricerca e soccorso MSF

Dall’inizio del 2021 ad oggi, almeno 820 persone, di cui 38 negli ultimi giorni, sono morte o disperse nel tentativo di attraversare la rotta migratoria più letale al mondo.

Condividi con un amico