Sud Sudan: centinaia di migliaia di persone ancora in condizioni precarie mesi dopo le alluvioni

Sud Sudan: centinaia di migliaia di persone ancora in condizioni precarie mesi dopo le alluvioni

In Sud Sudan oltre 835.000 persone sono state colpite delle peggiori inondazioni degli ultimi decenni nel paese.

Le abitazioni delle persone e i loro mezzi di sussistenza principali (coltivazioni e bestiame), così come le strutture sanitarie, le scuole e i mercati sono sommersi dall’acqua.

Centinaia di migliaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie case e i campi per sfollati già esistenti rischiano di essere completamente allagati, causando ulteriori sfollamenti. Si stima che in circa 32.000 siano fuggiti dalle alluvioni nei villaggi e nelle contee di Guit e Nhyaldu e ora vivano in quattro campi improvvisati nella città di Bentiu.

Nel frattempo, il numero di persone nel campo per sfollati interni di Bentiu (ex campo di Protezione dei Civili) è cresciuto di 12.000 in appena un paio di mesi e ora ospita almeno 120.000 persone. È probabile che diverse altre migliaia siano arrivate nelle ultime settimane.

Le inondazioni hanno colpito molte delle 11 milioni di persone che, nel Paese, avevano già un disperato bisogno di assistenza umanitaria. Adesso c’è urgente bisogno cure mediche, cibo e acqua potabile così come di beni non alimentari come ripari, zanzariere e pentole.

Il campo sfollati di Bentiu

Nel campo di Bentiu, le condizioni di vita sono terribili. Il sito di trattamento delle acque reflue è stato bloccato per settimane dalle inondazioni, il che significa che le poche latrine del campo che erano utilizzabili ora sono quasi inesistenti. Gli scarichi sono a cielo aperto, i rifiuti si accumulano a un ritmo allarmante, mentre gli animali morti (capre e cani) vengono lasciati in decomposizione nei sistemi di drenaggio.

Con le condizioni già deplorevoli ulteriormente aggravate dall’afflusso di nuovi arrivi, le persone sono ancora di più a rischio di epidemie e malattie trasmesse dall’acqua come l’epatite E, il colera e la malaria.

Il nostro lavoro in Sud Sudan

Lavoriamo nel Paese dal 1983. Ad oggi gestiamo oltre 14 progetti in tutto il territorio, fornendo servizi medici salvavita alle comunità che ne hanno più bisogno.

I nostri team lavorano negli ospedali e nelle cliniche di tutto il paese, gestendo alcuni dei nostri più grandi programmi in tutto il mondo. I nostri team forniscono assistenza sanitaria di base e specializzata e rispondono alle emergenze e alle epidemie che colpiscono le comunità isolate, gli sfollati interni e i rifugiati dal Sudan.

 

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