Casi di Ebola in Uganda: 140 casi confermati tra cui 55 morti

Casi di Ebola in Uganda: 140 casi confermati tra cui 55 morti

I casi di Ebola in Uganda confermati sono saliti a 140, tra cui 55 morti e 70 guariti. Dall’inizio dell’epidemia, proclamata il 20 settembre, lavoriamo al fianco del Ministero della salute per contrastare questa nuova epidemia.

Date le sfide poste dalla mancanza di un vaccino o di un trattamento autorizzato per il ceppo sudanese dell’Ebola e in base all’esperienza delle epidemie precedenti, stiamo concentrando la nostra risposta in tre ambiti: team di medici, infermieri, logisti, esperti in prevenzione e controllo delle infezioni e promotori della salute, stanno attualmente lavorando per limitare la diffusione del virus, ridurre la mortalità e facilitare il monitoraggio epidemiologico, la ricerca e l’innovazione.

Uno degli obiettivi più importanti nel controllo della diffusione dell’epidemia è ridurre il tempo che intercorre tra i primi sintomi e la conseguente gestione della malattia. Sappiamo che prima vengono trattati i pazienti, maggiori sono le loro possibilità di sopravvivenza e minore è il rischio che la malattia si diffonda all’interno della comunità.” Roberto Scaini medico MSF a Kampala

La nostra risposta a Mubende, Madudu e Kampala

Nel distretto di Mubende, epicentro dell’epidemia, le nostre équipe stanno lavorando a stretto contatto con le comunità. Stanno visitando i centri sanitari e le scuole che hanno visto casi di Ebola, per supportare attività di prevenzione e controllo del contagio o per fornire consigli sulla promozione della salute. Questa attività, che include anche l’identificazione e il monitoraggio dei contatti, aumenta la consapevolezza su come prevenire la malattia e cosa fare alla comparsa dei sintomi.

I nostri team forniscono inoltre supporto medico e sociale alle persone costrette all’isolamento di 21 giorni dopo essere entrate in contatto con un malato e distribuiscono beni di prima necessità come prodotti per l’igiene, cibo e materiale informativo, per evitare che isolamento e assenza di reddito generino ulteriori situazioni di difficoltà.

Sempre nel distretto di Mubende, supportiamo il Ministero della salute nel trattamento dei malati in un centro con 40 posti letto, mentre è in costruzione una struttura con altri 40 posti letto che avrà la capacità di fornire cure intensive, e un’unità di trattamento da 8 posti letto è operativa a Madudu, per i pazienti alle prime fasi della malattia.

Ci stiamo preparando per fornire anche cure mediche di base alla popolazione nelle aree colpite dall’epidemia.

Oltre alla costruzione delle unità di cura, abbiamo donato medicinali e dispositivi di protezione e svolto attività di formazione al personale medico che opera nelle strutture sanitarie, in particolare su come curare i pazienti, ma anche sulle misure igieniche da attuare, fondamentali per evitare la trasmissione del virus anche nelle strutture sanitarie. Abbiamo fornito personale MSF esperto nella gestione di casi di febbre emorragica, come medici e infermieri.” Ruggero Giuliani medico MSF a Mubende

A Kampala, la capitale del paese, svilupperemo misure simili: attività di promozione della salute, supporto sociale per i contatti, supporto alle strutture sanitarie in termini di prevenzione e controllo delle infezioni e supporto per l’assistenza sanitaria non correlata a Ebola. Verremo inoltre coinvolti nella cura dei pazienti.

Partecipiamo alla ricerca sui vaccini e le cure per il ceppo sudanese del virus Ebola

In ultimo, sul lato epidemiologico Epicentre, il nostro istituto di ricerca, sta collaborando con il Ministero della salute a supporto delle attività epidemiologiche, tra cui la sorveglianza, il controllo e la prevenzione delle infezioni. Saremo anche disponibili a partecipare alla ricerca sui vaccini e le cure per il ceppo sudanese del virus Ebola, che inizierà nelle prossime settimane.

L’approvazione di vaccini e trattamenti efficaci per il ceppo Zaire di Ebola nel 2018-2019 nella Repubblica Democratica del Congo e la gestione dei successivi focolai, sono stati strumenti cruciali per controllare la diffusione del virus. Sappiamo che questi possono essere sviluppati e testati in anticipo per determinarne la sicurezza, ma la loro efficacia può essere testata solo durante un focolaio. Per questo, come è avvenuto con gli studi clinici condotti per i vaccini e trattamenti in RDC nel 2019, MSF è pronta a investire in questa nuova ricerca.” John Johnson esperto di vaccini e risposta alle epidemie di MSF

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