Yemen “Ospedale di Abs ha raggiunto la massima capacità”

Yemen “Ospedale di Abs ha raggiunto la massima capacità”

Il numero di pazienti che arrivano al nostro ospedale di Abs, in Yemen, è altissimo e la capacità di risposta della struttura ha raggiunto il limite massimo.

Lavoriamo dal 2015 nell’ospedale nel governatorato di Hajja dove ad oggi i pazienti sono costretti a condividere i letti e il pronto soccorso, l’unità di maternità, l’unità neonatale e il centro di alimentazione terapeutica lavorano al di sopra delle loro capacità.

Per far fronte all’aumento dei pazienti nel corso degli anni, abbiamo supportato l’ospedale ampliando diversi reparti e aumentando il numero dei letti e delle risorse umane. Il sostegno all’ospedale di Abs è uno dei più grandi interventi umanitari di MSF a livello mondiale, ma oggi abbiamo raggiunto il limite massimo della nostra capacità di risposta, in termini di spazio, risorse umane e forniture”. Caroline Ducarme Capomissione di MSF in Yemen

L’aumento dell’affluenza all’ospedale di Abs è dovuto a diversi fattori, tra cui il protrarsi del conflitto nel paese, la mancanza di servizi sanitari di base di qualità e a prezzi accessibili, che spinge i pazienti a recarsi in ospedale in condizioni già gravi anziché rivolgersi alle cliniche locali, nonché le pessime condizioni di vita nei campi per sfollati nel distretto di Abs, dove la mancanza di acqua potabile e di servizi igienici facilita la diffusione delle malattie.

La situazione si è aggravata lo scorso anno quando, in seguito al taglio dei finanziamenti, molti operatori sanitari nei governatorati di Hajja e di Hodeida sono stati costretti a interrompere le loro attività, causando una discontinuità dei servizi e la mancanza di forniture mediche in diverse strutture sanitarie, aumentando così la pressione sull’ospedale Abs.

Anche se nel corso degli anni abbiamo sviluppato in modo significativo le nostre attività nell’ospedale di Abs, aumentando il numero dei letti da 33 a 288 e supportando più dell’80% dei dipartimenti dell’ospedale, non siamo ancora in grado di coprire i bisogni di tutti” Caroline Ducarme
Capomissione di MSF in Yemen

L’ospedale di Abs è l’unico ospedale della regione, che conta circa un milione di abitanti, e noi siamo l’unica organizzazione internazionale presente stabilmente nell’area. Nel 2022, nell’ospedale di Abs, abbiamo fornito 79.325 consultazioni d’emergenza, assistito 10.181 parti, preso in carico 3.095 neonati nell’unità neonatale, assistito 2.944 bambini malnutriti nel centro di alimentazione terapeutica, eseguito 5.237 interventi chirurgici e trattato 1.202 pazienti per la malaria.

Continueremo a sostenere l’ospedale di Abs ma c’è un urgente bisogno dell’intervento di altre organizzazioni mediche per fornire assistenza sanitaria nel distretto, dove la popolazione ha bisogni urgenti, tra cui il rischio di malnutrizione e di morbillo.

Il drastico impatto del conflitto sul sistema sanitario dello Yemen richiede ulteriori sforzi da parte dei donatori e delle organizzazioni umanitarie per sviluppare e rafforzare il sistema sanitario e garantire che un’assistenza sanitaria di qualità e a prezzi sostenibili sia accessibile a tutti nel distretto di Abs, nel governatorato di Hajja e in tutto lo Yemen. È inoltre necessaria un’azione urgente da parte delle autorità sanitarie e delle organizzazioni umanitarie per colmare le lacune nell’assistenza sanitaria di base, per garantire un tempestivo accesso alle cure mediche e per ridurre i rischi di complicazioni, che portano a un aumento della domanda di servizi sanitari secondari”. Caroline Ducarme
Capomissione di MSF in Yemen

Siamo in azione per riorganizzare le nostre attività nell’ospedale di Abs in collaborazione con il ministero della salute. Questo piano, avviato nel 2022, prevede la revisione dei criteri di trasferimento e di ammissione e il passaggio di alcuni servizi sotto il ministero della salute pubblica, oltre alla riorganizzazione della gestione delle risorse umane.

Attraverso questa riorganizzazione, puntiamo a migliorare la qualità delle cure e a concentrarsi sui pazienti più vulnerabili e sulle attività salvavita, rafforzando al contempo la capacità del sistema sanitario nazionale di garantire soluzioni sostenibili per l’assistenza sanitaria nel distretto di Abs.

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