Mentre il 2019 iniziava tra fuochi d’artificio e festeggiamenti, i team di MSF in tutto il mondo erano impegnati ad aiutare le donne a partorire in modo sicuro.
In molti dei paesi in cui lavoriamo, i nostri operatori sono impegnati a fornire alle donne assistenza e cure prima, durante e dopo il delicato momento del parto. È un lavoro molto importante, soprattutto se si pensa ai contesti di conflitto o ai Paesi in via di sviluppo dove mancano le strutture adeguate o molte donne non hanno accesso a servizi che già esistono.
Solo nel 2017, abbiamo offerto assistenza per 288.900 parti.
Il nostro impegno per il nuovo anno è quello di continuare a essere presenti dove c’è più bisogno di noi, per portare assistenza sanitaria a persone vulnerabili, donne e bambini.
Il nostro augurio? Che il 2019 porti salute e felicità a questi bambini, alle loro famiglie e a tutti i nostri pazienti.
Afghanistan

Mariam è nata esattamente a mezzanotte del 1° gennaio, in un’unità di maternità di MSF a West Kabul, in Afghanistan.
Anche se ai neonati in Afghanistan solitamente non viene dato un nome fino a quando non arrivano a casa, sua madre, Rahima, 30 anni, sapeva già come voleva chiamare la sua bambina.
Per lei desidera una buona educazione e prosperità.
Costa d’Avorio

Gninguin, 34 anni, ha dato il benvenuto al suo quinto figlio, un maschietto, alle 9:02 del mattino di Capodanno.
Il bambino è nato all’ospedale Boniéré Urban in Costa d’Avorio.
Sebbene non abbia ancora dato un nome al nuovo arrivato, Gninguin ci ha detto che il suo sogno è semplicemente che sua figlio possa “diventare una brava persona”.
Honduras

Maria è nata alle 3:30 del mattino nella clinica MSF nella città di Choloma, in Honduras.
La città ha un alto tasso di violenza e accesso limitato all’assistenza sanitaria. MSF gestisce ora una delle poche strutture mediche che soddisfano i bisogni delle donne della zona, molte delle quali in precedenza non erano in grado di ricevere cure prenatali o trattamenti di emergenza per complicazioni della gravidanza.
Iraq

Essa è nato alle 22:40 del 1° gennaio nella clinica MSF nel campo di Qayyarha per sfollati interni, a sud-ovest di Mosul, in Iraq.
La madre di Essa ha un gruppo sanguigno raro – presente solo nel 15% della popolazione mondiale – e doveva quindi ricevere un trattamento per evitare che il suo corpo reagisse male alla gravidanza. Per fortuna, MSF era lì per darle le cure di cui aveva bisogno.
Libano

È siriano il primo bambino nato nella nostra clinica di Arsal, in Libano. Sua madre sogna per lui e per il loro Paese un futuro di pace.
Niger

È una bambina la prima nata nella maternità di MSF nella città di Madaoua, in Niger.
Sua madre, Djamila, ha avuto tre figli prima. Tuttavia, questa è la prima volta che ha potuto partorire in sicurezza all’interno di un ospedale.
Djamila spera che sua figlia diventi da grande un’ostetrica, proprio come la donna che l’ha aiutata a nascere.
Tanzania

Vi presentiamo Janviere. Il suo nome significa “dono di gennaio” ed è il primo nato a Nduta, in Tanzania.
Sua madre è una rifugiata del vicino Burundi e spera per il suo bambino un futuro da ostetrico, così da poter aiutare le donne a partorire in modo sicuro.